La Storia

LA NOSTRA STORIA, DOVE TUTTO EBBE INIZIO

A fine primavera del 1974 due cittadini di Settimo Torinese con precedenti esperienze di volontariato in attività di soccorso sanitario si trovano per cercare di realizzare anche nella nostra Città una associazione di volontari soccorritori che riesca a sopperire a quella che allora era una carenza comune a quasi tutte le aree geografiche del nostro Paese: avere a disposizione un servizio di ambulanza per il soccorso urgente e il trasporto degli infermi attivo 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno.

La “cultura del soccorso” intesa come primo aiuto concreto che si presta con pochi gesti semplici e mirati che possono, in caso di urgenza, salvare una vita o quantomeno evitare danni peggiori alla salute dell’infortunato, in Italia non esisteva e anche le poche regole allora in uso erano praticamente disattese e nella gran parte della popolazione sconosciute.

Gianpaolo Carosso, nato ad Arignano (TO), da poco trasferitosi a Settimo per motivi di lavoro, con già alcuni anni di esperienza come nella sua nuova Città ponendola sotto il simbolo internazionale e riconosciuto già da 110 anni della Croce Rossa.Milite presso la Croce Rossa di Chieri (TO) e poi presso il neonato Sottocomitato di Beinasco (TO), volle esportare questa esperienza anche Enrico Guelfo, settimese, con una solida preparazione ed esperienza sanitaria e didattica sulla prevenzione ed i soccorsi di urgenza maturata sia in ambito lavorativo sia all’interno della Croce Verde di Torino, associazione nella quale ha prestato la propria opera come Milite Volontario per 10 anni.

Nasce quindi, con l’unione di queste due persone, l’idea iniziale e l’immediata verifica della possibilità di “fare qualcosa” anche a Settimo.

A giugno del 1974 viene ufficializzata la Delegazione C.R.I. e Carosso viene nominato Delegato.

Si cercano i primi contatti con altre persone disponibili ad organizzare la futura Delegazione e tra questi ricordiamo il “maresciallo” Franco Pidatella come Segretario e Responsabile Amministrativo, Roldo Dall’Aglio che diverrà il Responsabile dell’Autoparco fino all’inizio degli anni 90, Zanzone che sarà il primo Direttore dei Servizi per il periodo iniziale fino al 1976.

La seconda metà del 1974 passa attraverso tutta una serie di contatti sia con il Comitato Provinciale CRI di Torino, con l’Amministrazione Comunale dell’epoca, con le associazioni degli industriali e artigiani settimesi, con le associazioni allora esistenti a Settimo e con alcuni privati. Questa serie di contatti era decisamente importante e necessaria per valutare se e come partire con questa “avventura” in quanto i problemi iniziali erano enormi: la sede, gli arredi, l’acquisto di un’ambulanza, il reclutamento dei futuri Militi (era la vecchia dizione per intendere gli attuali Volontari del Soccorso ), il loro addestramento, ecc.

Nell’autunno si parte quindi con le riunioni di reclutamento dei futuri Militi indette in luoghi diversi e in più giornate in modo da potere coinvolgere più persone possibile ed esporre quale fosse il progetto di costituzione e funzionamento pratico del servizio di ambulanza che ci si accingeva ad iniziare.

I cittadini che aderirono all’iniziativa furono decisamente molti e rappresentavano tutto lo spaccato delle varie attività presenti sul territorio: studenti, casalinghe, lavoratori dipendenti tra cui molti turnisti, impiegati, artigiani, commercianti, religiosi, ecc.

Nel novembre del’74 hanno inizio i lavori di allestimento della sede “storica” situata in vicolo Machiavelli 3 a cui partecipano a turno i Militi disponibili e soprattutto un piccolo gruppo di ragazzi e ragazze al di sotto dei 18 anni, che sono stati il primo nucleo dei futuri Pionieri CRI (la componente giovane della Croce Rossa) e che torneranno alla ribalta nuovamente nel 1993 sotto una forma decisamente diversa e più organizzata rispetto a quelli che, sotto la responsabilità di Bruna Santolin, si dedicavano a mettere a posto, lenzuola, camici, materiale sanitario ed aiutavano gli “adulti” a montare il soppalco e gli arredi della sede.

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